Termini sospesi per i carteggi anche nelle verifiche Gdf urgenti
Con la sentenza n. 7647, depositata il 2 aprile 2020, la Corte di Cassazione ha confermato un proprio orientamento secondo il quale, in caso di contestazione di fatture soggettivamente inesistenti l’onere della prova è a carico dell’Ufficio. Può essere assolto anche tramite presunzioni, ma l’amministrazione deve dimostrare che il soggetto formale che emette le fatture non sia quello reale oltre alla consapevolezza della frode da parte del contribuente. Quest’ultimo può sempre provare la propria buona fede mediante deduzioni difensive supportate da elementi diversi che confutano la tesi indiziaria dell’Ufficio.
Il radicamento della competenza territoriale per i reati dichiarativi costituisce un eccezione rispetto alle altre fattispecie di reato. Per queste ultime, in via residuale rispetto alla disciplina ordinaria, la competenza è individuata in relazione al giudice del luogo di accertamento del reato. Diversamente per il reato di dichiarazione fraudolenta e per i reati dichiarativi la competenza territoriale è legata al domicilio fiscale del contribuente ove si ritiene essere consumato il reato. A chiarirlo la Corte di Cassazione nella sentenza n. 10865 depositata il giorno 1 aprile 2020.
Con il messaggio n. 1465 del 2020, l’INPS fornisce le modalità di richiesta del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting sostenuto per le mensilità riferite ai periodi di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia, che il bonus baby-sitting è erogato mediante Libretto Famiglia ed è destinato a remunerare il soggetto prestatore di lavoro occasionale che svolge assistenza e sorveglianza del minore. La procedura di richiesta è interamente telematica e le prestazioni svolte nel periodo sopra indicato potranno essere rendicontate dal beneficiario sulla piattaforma delle prestazioni occasionali entro la data del 31 dicembre 2020.
Si sono svolti in data 1 aprile 2020, gli Stati Generali dei Consulenti del Lavoro, con l’obiettivo di esaminare lo stato di fatto in cui versa il Paese a causa dell’emergenza Covid-19, i cui risvolti economico-sociali devono ancora apparire in tutta la loro gravità. In questo momento di emergenza sanitaria ed economica, ha osservato la presidente Marina Calderone, stanno operando 26.000 Consulenti del Lavoro che si stanno scontrando ogni giorno, nel richiedere ammortizzatori sociali per le aziende assistite, con le inefficienze del sistema.
Si lavora alla sospensione ampia di obblighi fiscali, alla deroga sui bonus prima casa e a una moratoria sulle sanzioni calcolate per versamenti tardivi
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’elenco permanente 2020 degli iscritti al riparto del 5 per mille dell’Irpef, che comprende sia gli enti che hanno presentato regolare domanda e dichiarazione sostitutiva lo scorso anno sia quelli già presenti nella lista 2018. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, come evidenziato nel comunicato stampa dell’1 aprile 2020, è tra l’altro disponibile oltre all’elenco generale degli enti la suddivisione per settore e anche un motore di ricerca che consente di individuare le organizzazioni in base a denominazione, codice fiscale e provincia.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha preso atto con soddisfazione della decisione dell’INPS di riservare alla categoria l’accesso al portale istituzionale nelle ore antimeridiane per la trasmissione delle domande di accesso alla cassa integrazione guadagni introdotte dal decreto legge Cura Italia. Gli intermediari abilitati potranno inoltre richiedere, per i propri clienti, l’indennità una tantum di sostegno al reddito, del valore di 600 euro, introdotta dal decreto “Cura Italia” per il mese di marzo.
Anche i Commercialisti sono stati abilitati dall’Inps alla richiesta dell’indennità una tantum di 600 euro prevista dal Decreto Cura Italia per alcune categorie di lavoratori autonomi, liberi professionisti, collaboratori coordinati e continuativi e lavoratori subordinati. In un comunicato stampa dell’1 aprile 2020 il CNDCEC ha espresso soddisfazione per la decisione dell’INPS e allo stesso tempo ha evidenziato come sarebbe importante però consentire l’invio massivo delle richieste per il bonus una tantum da 600 euro che al momento non è previsto.