Pubblicità, un pieno di bonus
Ho sempre sostenuto l’obbligo vaccinale. E ho sempre affermato che il green pass era necessario per il mondo del lavoro. Finalmente, il D.L. n. 172 del 26 novembre 2021 ha inserito elementi di chiarezza, proibendo l’accesso al luogo di lavoro senza green pass (“semplice” o “rafforzato”) e stabilendo l’obbligo vaccinale per alcune categorie. È ora di scegliere, come hanno ormai fatto altri Paesi, di uscire da ogni ambiguità attraverso l’obbligo vaccinale perfettamente radicato nell’art. 32 della Costituzione che stabilisce che la salute è “interesse della collettività”. Tale scelta ci metterebbe al sicuro: dobbiamo attuare quelle politiche economiche e sociali del […]
Stretta sulle soglie percentuali di lavoro irregolare che determinano la sospensione dell’attività d’impresa. La legge di conversione del decreto Fisco-Lavoro prevede che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro adotta un provvedimento di sospensione quando riscontra che almeno il 10% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro risulti occupato, al momento dell’accesso ispettivo, senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro ovvero inquadrato come lavoratori autonomi occasionali in assenza delle condizioni richieste dalla normativa. Si applica la sanzione amministrativa da euro 500 a 2.500 euro in relazione a ciascun lavoratore autonomo occasionale per cui è stata omessa o ritardata la comunicazione. E’, […]
Con il Decreto Interministeriale n. 402 del 17 ottobre 2021, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell’Economia e delle Finanze stabiliscono sulla base dei dati Istat relativi alla media annua, i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna, ai fini dell’applicazione degli incentivi all’assunzione. I settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno il 25% sono principalmente tre: agricoltura, industria e servizi.
Nell’ambito delle società di partecipazione finanziaria e non finanziaria, la circostanza che la società si trovi in liquidazione non la esonera dalla verifica delle condizioni per l’appartenenza alle categorie di soggetti indicate nell’articolo 162-bis del TUIR. Lo ha evidenziato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 834 del 17 dicembre 2021, con cui ha specificato che nella valutazione sulla prevalenza non si deve tenere conto, ai fini dell’individuazione degli altri elementi patrimoniali intercorrenti con i medesimi, dei valori di bilancio derivanti, rispettivamente, dal finanziamento soci infruttifero e dal conto corrente di corrispondenza (cash pooling).
In tema di note di variazione, la diminuzione può essere operata solo a fronte di una fattura emessa e regolarmente registrata; è limitata a specifiche situazioni; non è sine die, ma sconta precisi limiti temporali che, nel caso di errori e/o accordo delle parti, sono fissati in un anno dall’effettuazione dell’operazione imponibile. Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 832 del 17 dicembre 2021 con cui ha fornito chiarimenti anche rispetto alla normativa della detrazione.
L’INPS, con circolare n. 189 del 2021, fornisce istruzioni in materia di diritto alla fruizione, anche in modalità oraria, del congedo parentale straordinario Covid-19, previsto a favore dei genitori lavoratori dipendenti del settore privato, degli iscritti in via esclusiva alla Gestione separata e dei lavoratori autonomi iscritti all’Inps, per figli conviventi minori di anni 14, e per figli con disabilità in situazione di gravità accertata, senza limiti di età e indipendentemente dalla convivenza con il genitore richiedente.
Con decorrenza dal 1° gennaio 2022 la misura del saggio degli interessi legali sale all’1,25% in ragione d’anno. Lo prevede il D.M. 13 dicembre 2021 del Ministero dell’Economia e delle finanze. Con decreto da pubblicare in Gazzetta Ufficiale non oltre il 15 dicembre dell’anno precedente a quello cui il saggio si riferisce, il Ministero può modificarne annualmente la misura, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno.
L’Italia ha ottenuto dall’Europa la proroga della fatturazione elettronica obbligatoria fino al 2024 e l’estensione alle piccole imprese che hanno aderito al regime di franchigia (regime forfetario): un ulteriore tassello della strategia digitale che si concluderà con l’obbligo di emissione e ricevimento delle fatture in formato elettronico anche per le transazioni intra-unionali. L’approvazione era peraltro largamente scontata: in tutta l’UE il processo di digitalizzazione degli adempimenti IVA viene considerato, oltre che inevitabile, un obiettivo da perseguire a medio termine. Anzi, la fuga in avanti dell’Italia viene vista con molto interesse dagli altri Stati membri, sia perché sperimenta su larga scala […]