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21
Ago

Figli a carico nei nuclei vedovili: quali regole per l’assegno unico universale

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L’INPS, con la circolare n. 76 del 2023, interviene in materia di assegno unico e universale per i figli a carico, nella particolare ipotesi di nuclei vedovili. L’intervento dell’istituto segue l’entrata in vigore dal 1° giugno 2023 delle nuove regole per la fruizione della maggiorazione della prestazione in caso di genitori entrambi lavoratori.

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21
Ago

Infortunio sul lavoro e malattia professionale: le prestazioni per il 2023

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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con i decreti n. 135 e 136 del 2023, pubblicati nella sezione Pubblicità legale del proprio portale istituzionale, rende noti gli importi rivalutati per il 2023 delle prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale spettanti nei settori agricoltura, industria, navigazione e per infortuni in ambito domestico.

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10
Ago

Mansioni del lavoratore nelle (nuove) organizzazioni aziendali: la contrattazione collettiva deve cambiare passo

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Parlare di mansioni del lavoratore significa confrontarsi con la norma che ha avuto, nel corso degli ultimi decenni, la maggiore portata innovativa inespressa del diritto del lavoro. La ragione di questa affermazione si comprende se si considera che la riforma del 2015 ha istaurato un legame fra le norme che regolano la gestione del rapporto di lavoro ed il tema sempre più importante dell’organizzazione imprenditoriale, con il conseguente superamento del concetto di equivalenza delle mansioni e della possibilità di procedere, a determinate condizioni e limiti, al demansionamento unilaterale. In entrambi i casi, però, la tutela del lavoratore deve essere contemperata […]

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10
Ago

Fringe benefit fino a 3.000 euro: controlli e verifiche da effettuare prima dell’erogazione

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Per il solo periodo d’imposta 2023, il datore di lavoro può erogare fringe benefit ai propri dipendenti, con figli fiscalmente a carico, nel limite massimo di 3.000 euro. Le istruzioni sono state fornite dall’Agenzia delle Entrate con circolare n. 23E del 1° agosto 2023. Quali sono i controlli e le verifiche da effettuare preventivamente? Per prima cosa il datore di lavoro deve chiedere una dichiarazione al lavoratore che evidenzi il diritto all’aumento della soglia di esenzione, indicando il codice fiscale dell’unico figlio o dei figli fiscalmente a carico. Ulteriore adempimento è l’informativa alla Rappresentanza sindacale unitaria – RSU, laddove presente. […]

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10
Ago

Per la riforma della riscossione la delega fiscale centra l’obiettivo. Resta qualche perplessità

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La riforma fiscale rivede (anche e finalmente) il sistema nazionale della riscossione. I punti di maggiore novità riguardano il progressivo superamento dello strumento del ruolo e della cartella di pagamento per le entrate da affidare all’agente della riscossione e l’individuazione di un nuovo modello organizzativo del sistema della riscossione mediante il trasferimento – in tutto o in parte – delle funzioni o delle attività attualmente svolte dall’agente della riscossione all’Agenzia delle Entrate. Entrambi questi capisaldi, sicuramente innovativi, sono assolutamente condivisibili. Ma nella prefigurazione di questa futura disciplina di completamento attuativo, emerge, d’acchito, una qualche perplessità. Il legislatore delegato non potrà […]

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10
Ago

Vantaggi fiscali con la certificazione di “professionisti qualificati”

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Il reciproco rispetto tra Fisco e contribuente è alla base dell’adempimento collaborativo. Questo strumento è per ora a disposizione di pochissimi contribuenti, con ricavi superiori a un miliardo di euro. La delega fiscale pone l’obiettivo di accelerare il processo di progressiva riduzione della soglia di accesso a questo istituto, provvedendo a dotare, con progressivo incremento, l’Agenzia delle Entrate di adeguate risorse. Per ottenere i vantaggi in termini di sanzioni – che possono essere addirittura azzerate – occorre la certificazione del sistema di gestione dei rischi fiscali, affidata a non meglio individuati “professionisti qualificati”.

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08
Ago

Comitato tecnico per l’attuazione della riforma tributaria: sette i rappresentanti del CNDCEC nella Commissioni di esperti

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Nelle Commissioni di esperti all’interno del Comitato tecnico per l’attuazione della riforma tributaria siederanno sette rappresentanti di espressione del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Lo ha reso noto lo stesso CNDCEC con un comunicato stampa dell’8 agosto 2023 riguardante il nuovo Comitato istituito lo scorso 4 agosto con un decreto a firma del viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo.

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08
Ago

Comitato tecnico per l’attuazione della riforma tributaria: coinvolti anche i Consulenti del Lavoro

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In merito alla nascita del Comitato tecnico per l’attuazione della Riforma Tributaria, i Consulenti hanno ringraziato il Viceministro, Maurizio Leo, per avere voluto coinvolgere la professione in questa apprezzata azione riformatrice che mira a realizzare un sistema più semplice e più equo. Il Collegio avrà il compito di approntare i decreti legislativi di attuazione della legge delega della riforma fiscale, che ha incassato il via libera del Parlamento lo scorso 4 agosto.

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08
Ago

Prosecuzione di fatto del contratto a termine: opportunità e limiti

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Il contratto a tempo determinato è regolato dalla nuova disciplina introdotta dalla legge di conversione del decreto Lavoro, che ne ha comunque preservato alcune peculiarità. Resta invariata la disciplina della coda contrattuale, ovvero la prosecuzione di fatto di un contratto a termine oltre la data stabilita in fase di assunzione. Si tratta di un’opportunità rilevante per il datore di lavoro che può dunque, con l’accordo del lavoratore, completare l’esecuzione di una determinata prestazione fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato senza alcun adempimento formale, ma corrispondendo al lavoratore una specifica maggiorazione retributiva. Come funziona?

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08
Ago

Licenziamento per maturazione dei requisiti per la pensione: quando è possibile?

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I datori di lavoro si domandano se sussista ancora la possibilità di licenziamento una volta che il dipendente abbia raggiunto i requisiti per il pensionamento di vecchiaia. Occorre distinguere tra dipendenti privati e pubblici. Nel primo caso, è possibile licenziare il lavoratore dipendente, senza obbligo di motivazione, se questi raggiunge i requisiti previsti per la pensione di vecchiaia ordinaria; non si può, invece, licenziare, nella generalità dei casi, laddove il dipendente maturi i requisiti per la pensione anticipata. Nel caso dei dipendenti pubblici, invece, una volta raggiunti i requisiti per qualsiasi tipologia di pensione, vi è l’obbligo di cessarli dal […]

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