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In tema di credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, l’effettuazione di investimenti non obbligatori e relativi a un’attività il cui corrispettivo ottenuto dal concessionario non sia in alcun modo costituito da un prezzo fissato dall’ente concedente o regolamentato (ma determinato a seguito di ”libera trattativa” tra le parti e in ”completa autonomia”) non integra i presupposti per la sussistenza di ”imprese operanti in concessione e a tariffa”. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 14 del 2024.

Con regolamento delegato (UE) 2024/163 della Commissione UE del 12 dicembre 2023 la Giordania e le Isole Cayman sono state depennate dalla tabella di cui al punto I dell’allegato del regolamento delegato (UE) 2016/1675, riguardante i Paesi ad alto rischio riciclaggio. Infatti, la valutazione delle informazioni disponibili ha portato la Commissione a concludere che la Giordania e le Isole Cayman non presentano più carenze strategiche nei rispettivi regimi AML/CFT.

Nella circolare n. 19 del 2024, l’INPS interviene in materia di contribuzione in agricoltura, con riferimento ai benefici di cui all’articolo 21, comma 6, della legge 23 luglio 1991, n. 223, per ricordare gli adempimenti utili alla compilazione degli elenchi nominativi dei braccianti agricoli valevoli per l’anno 2023. La domanda dovrà essere presentata, dai datori di lavoro interessati, entro il 23 febbraio 2024.

La certificazione della parità di genere permette alle aziende di raggiungere una qualificazione importante, da cui discendono numerosi vantaggi all’intero mercato del lavoro. In particolare, la certificazione determina uno sgravio contributivo, benefici premiali nei bandi pubblici e importanti riconoscimenti in termini reputazionali. I criteri da rispettare sono variabili a seconda della dimensione aziendale per consentire a qualunque datore di lavoro di certificarsi senza particolari difficoltà. Chi può chiedere la certificazione? Qual è la procedura da seguire?

In tema di detrazione degli interessi passivi derivanti dalla stipula di un mutuo ipotecario per l’acquisto di un immobile locato da adibire ad abitazione principale, l’utilizzo della procedura di rilascio ex articolo 30 della legge n. 392 del 1978 non osta alla fruizione della detrazione a condizione che nel termine di «tre mesi dall’acquisto» venga esercitata la relativa azione giudiziale, esperibile nelle forme dell’articolo 447­bis c.p.c., ferma restando la sussistenza di tutti gli altri presupposti previsti dalla norma. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 13 del 2024.

Quanto alla deduzione riferita al costo per nuove assunzioni, secondo l’ODCEC di Milano la disposizione non premia come dovrebbe (e potrebbe) imprese e lavoratori autonomi intenzionati ad investire in nuova forza lavoro. Oltre il breve e circoscritto lasso temporale, la misura appare troppo esigua per aumentare il tasso di occupazione, soprattutto a favore di giovani e di chi ha contratti precari. Inoltre, la mancata estensione del vantaggio fiscale anche alla trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato pare indecifrabile.

Nella circolare n. 16 del 2024, l’INPS si occupa del Fondo di solidarietà bilaterale per il settore marittimo SOLIMARE, recependo le modifiche apportate dal decreto interministeriale dell’8 agosto 2023 al decreto interministeriale 8 giugno 2015, n. 90401. L’Istituto detta le nuove regole alla luce del passaggio dal FIS al Fondo tenuto ad erogare l’assegno di integrazione salariale.

Nel messaggio n. 292 del 2024, l’INPS specifica, con riferimento alla Gestione dipendenti pubblici. Prescrizione dei contributi pensionistici e previdenziali, le modalità e I criteri di applicazione del regime sanzionatorio dei crediti contributivi delle pubbliche Amministrazioni. L’Istituto fornisce altresì, in attesa di apposite circolare, le prime indicazioni in materia di adempimenti contributivi per periodi di competenza fino al 31 dicembre 2004.

Si applica dal 13 febbraio 2024 il regolamento delegato (UE) 2024/296 della Commissione del 9 novembre 2023 del 9 novembre 2023 che modifica il regolamento delegato (UE) 2022/1636 per quanto riguarda i messaggi relativi ai prodotti sottoposti ad accisa esportati in sospensione dall’accisa. Il regolamento pubblicato nella Gazzetta dell’UE del 22 gennaio 2024 prevede che i messaggi concernenti la notifica che i prodotti non devono più uscire dal territorio doganale dell’Unione di cui all’articolo 21, paragrafo 5, della direttiva (UE) 2020/262 sono conformi ai requisiti di cui all’allegato I, tabella 9, del regolamento.

Con la newsletter n. 2 del 2024, la UIF ha evidenziato come nel secondo semestre 2023 si sia osservata una contrazione nel numero delle SOS ricevute (-10,4% rispetto al semestre corrispondente del 2022), prevalentemente indotta dalla diminuzione delle segnalazioni con rating basso e medio-basso, ridotte di circa un terzo. La flessione è sostanzialmente imputabile al comparto bancario e finanziario: in particolare a banche e Poste, IMEL e IP; in diminuzione anche il contributo dei soggetti che esercitano l’attività di custodia e trasporto di denaro contante o valori. Gli altri operatori del settore non finanziario hanno invece incrementato il loro apporto […]