Blog

Nell’ambito delle misure per la tutela della genitorialità, il disegno di legge di Bilancio 2025 introduce un nuovo bonus nascite e misure di favore per il riconoscimento del bonus asilo nido. All’importo erogato una tantum, pari a 1.000 euro, per i nuovi nati si aggiunge dunque la possibilità per una platea più estesa di genitori di ottenere il contributo per la frequenza degli asili nido, considerato che nel calcolo del valore ISEE utile alla spettanza non sarà più computato l’importo ottenuto a titolo di assegno unico. Quali requisiti servono per ottenere i bonus? Come si utilizzano nel 2025?

Il disegno di legge di Bilancio 2025 ripropone la detassazione dei compensi corrisposti ai lavoratori dipendenti del settore turistico, ricettivo e termale, già riconosciuta nel corso del 2024. Il trattamento non concorre alla formazione del reddito e sarà applicato, nella misura del 15%, agli emolumenti retributivi lordi percepiti in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi, nell’intervallo temporale che va dal 1° gennaio al 30 settembre 2025. La disposizione mantiene la sua temporaneità e non assume carattere strutturale. Come verrà riconosciuto il trattamento integrativo speciale al lavoratore?

In tema di regime a realizzo controllato, con le risposta a interpello n. 216 del 5 novembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che dalle disposizioni dell’articolo 175, del comma 2 e del comma 2­bis dell’art. 177 TUIR non si rinviene, in linea generale, alcun elemento ostativo alla loro applicazione nel caso di plurimi e successivi (o contemporanei) conferimenti volti ad allungare la catena di controllo di un gruppo societario e/o ad aggregare partecipazioni.

Presso la 6^ Commissione Finanze e tesoro del Senato della Repubblica si è svolta l’audizione di Assonime sullo schema di decreto legislativo di revisione del regime impositivo dei redditi. Il decreto è emanato in attuazione dei principi di delega previsti dagli artt. 5, 6 e 9 della legge 9 agosto 2023, n. 111 per la revisione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e dell’imposta sul reddito delle società (IRES). Assonime ha presentato delle proposte per rendere ancor più efficaci le modifiche normative verso una maggiore certezza, semplificazione e razionalizzazione del sistema impositivo.

Nella circolare n. 6 dell 2024, la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha esaminato la disciplina del DURF, con particolare riferimento al campo di applicazione del requisito, alla procedura di richiesta e alla verifica della regolarità nei casi particolari legati a specifici regime IVA e di imposizione fiscal applicabili all’azienda richiedente.

Il nuovo president di Professionitaliane è Rosario De Luca, che succede al presidente uscente, Armando Zambrano,.

Con la circolare n. 20 del 4 novembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni operative agli uffici in materia di residenza fiscale delle persone fisiche e delle società ed enti a seguito delle modifiche apportate dal decreto legislativo 27 dicembre 2023, n. 209. Per le persone fisiche a seguito delle modifiche normative, la semplice presenza sul territorio dello Stato, per la maggior parte del periodo d’imposta – 183 giorni in un anno o 184 giorni in caso di anno bisestile, incluse le frazioni di giorno – è sufficiente a configurare la residenza fiscale in Italia.

Con la risposta a interpello n. 215 del 4 novembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che il Ministero, al pari delle altre Amministrazioni riguardo al proprio personale END (Esperto Nazionale Distaccato), in qualità di sostituto d’imposta, deve verificare, di volta in volta, se ai propri dipendenti distaccati in qualità di END non “cost free” si rendano applicabili disposizioni sovrannazionali da cui si evinca l’esenzione da imposizione.

L’assenza ingiustificata del lavoratore potrà trasformarsi in dimissioni per fatti concludenti. E’ quanto previsto dal DDL Lavoro per porre rimedio all’utilizzo distorto da parte di alcuni lavoratori del diritto al ticket licenziamento e alla NASpI. Come funziona la nuova procedura? In pratica, qualora il lavoratore si assenti oltre una determinata tempistica, senza avere alcuna giustificazione, il datore di lavoro può ritenere tale comportamento come una assenza imputabile ad una sua volontà di recedere dal rapporto di lavoro in essere senza costi aggiuntivi. Spetterà al lavoratore l’onere di provare che l’assenza non sia da considerare volontaria ma dovuta a forza maggiore […]

Il disegno di legge di Bilancio 2025 conferma per il triennio 2025 – 2027 l’innalzamento del limite di esenzione di beni e servizi riconosciuti o concessi dai datori di lavoro ai propri dipendenti. Nello specifico, lo schema di DDL conferma la misura già in vigore per i fringe benefit fino al 31 dicembre 2024, ovvero l’innalzamento a 1.000 euro per tutti i lavoratori e fino a 2.000 euro annui limitatamente ai soli lavoratori con figli fiscalmente a carico. Confermato inoltre che nel nuovo limite di esenzione rientreranno il pagamento diretto o il rimborso delle utenze domestiche, nonché dell’affitto ovvero degli […]